AMERICA DEL SUD


L’Argentina è un paese che offre bellezze naturali incomparabili, dal Tropico del Capricorno all’Antartide, dalle Ande all’Oceano Atlantico, dove si può ancora provare l’emozione di vivere in spazi immensi, nei quali la presenza dell’uomo è appena, o per nulla, percettibile. Il tango per gli argentini è l’elemento di maggior rilievo della cultura popolare del paese, la verdissima Pampa, l’immensa pianura argentina, sconfinata, un mare d’erba sovrastato da un cielo infinito, piantagioni di tabacco, le distese di canna da zucchero e le colline che appaiono dopo un deserto di cactus, tra canyon e montagne rosse sullo sfondo. Il Parco National de Los Glaciares (6000 chilometri quadrati di ghiaccio, iceberg, laghi, foreste vergini e montagne) è lo spettacolo più affascinante della Patagonia. Qui si trova il ghiacciaio Perito Moreno, un artiglio azzurro che scende giù dalle Ande e si tuffa nelle acque del Lago Argentino, di un celeste lattiginoso e irreale. Per gli amanti dell’avventura è una meta ideale ai confini del mondo, la natura nella sua versione più selvaggia.


Rio rappresenta sicuramente una delle mete turistiche più ambite e ricercate in ambito internazionale ed è un luogo affascinante dove potersi divertire tutto il giorno al ritmo di samba. La città, dominata dalla celebre statua del Cristo Redentor posta sulla cima del Corcovado, è famosa per le spiagge di Copacabana e Ipanema e naturalmente conosciuta per il suo carnevale. Rio de Janeiro contiene anche la più grande foresta all’interno di un’area urbana. La bellissima città, comunemente chiamata “Bahia”, è sicuramente uno dei luoghi più ricchi di fascino e bellezza del Brasile. Le spiagge che si estendono da Fortaleza al Delta del Parnaíba sono le più belle e le più amate dai windsurfisti, Le cascate di Iguazù sono formate da una serie di cascate che nascono dalla confluenza del Rio Paranà e del Rio Iguaçu.



La Bolivia, racchiusa nel cuore del continente sudamericano, non ha alcuno sbocco sul mare e questo suo isolamento è parte delle sua storia che parla di lotte per l’indipendenza e per la sopravvivenza in un territorio aspro e spesso ostile all’uomo. Era l’antica Collasuyu degli Inca, o Alto Perù, un Paese affascinante, dove la Natura è estrema in ogni sua forma: le altissime vette; il Salar più esteso del mondo, un’immensa distesa bianca dove l’occhio non vede il confine; il lago Titicaca, condiviso con il Perù, il più alto e navigabile, sulle cui sponde nacque una delle più durature civiltà precoloniali, quella di Tiwanaku, i cui resti sono ancora lì a testimonianza del glorioso passato, con le sue leggende e la sua maestosità; il Salar de Uyuni dove si resta abbagliati dal bianco quasi accecante dei cristalli di sale; il netto contrasto dei colori, quando il sole dipinge di rosso ed ocra le sagome delle vette in lontananza ed il silenzio avvolge ogni cosa.


Paese unico e affascinante, in cui l’impronta dell'eredità Inca e dei lunghi secoli di dominazione spagnola è ancora fortissima. I preziosi ricordi di questa epoca sono rimasti nascosti per secoli, per poi risorgere con prorompente bellezza e forza. Vegetazione lussureggiante, montagne imponenti, cime innevate, lagune cristalline, valli colme di colori, una flora ed una fauna per la gran parte sconosciute e rimaste per lunghi secoli nascoste, ma anche la misteriosa cultura di cui l'architettura non è che la più evidente delle espressioni. La magia del mondo andino non è solo nei tratti della sua cultura millenaria, nelle fantastiche costruzioni degli architetti preispanici, nella bellezza senza paragoni dei suoi paesaggi variopinti, ma seduce anche per la bellezza delle sue coste, per le sue catene montuose che costituiscono una tentazione per gli scalatori di tutto il mondo e per i suoi tumultuosi torrenti d'acqua, permette di vivere grandi emozioni suscitate dalla magia, dalla natura e dalla storia di questo straordinario Paese.



Una striscia di terra ai confini del mondo lunga 4.300 chilometri e larga in media 175 chilometri, che punta dritta dai Tropici al Polo Sud racchiudendo paesaggi mutevoli e contrapposti: dal deserto ai ghiacci e dalle spiagge ai vulcani innevati. Uno sterminato deserto di cime laviche, gole e geyser, è l’area desertica più arida e inospitale del pianeta, si può assistere ad uno degli spettacoli più emozionanti: il suolo trema mentre decine di geyser, colonne di vapore bianco, gorgogliano ad intermittenza con sibili sordi nell’aria. La Patagonia inizia dove finisce il “continente” e il Cile sprofonda sotto il livello del mare, trasformandosi in un labirinto di fiordi e canali chiusi tra montagne ricoperte di vegetazione fittissima. Attraverso lo Stretto di Magellano, inizia la Terra del Fuoco, alle soglie del Polo Sud, dove il buio domina le interminabili notti invernali e il ghiaccio serra i monti e le acque. Fra le ormai basse montagne della parte terminale della Cordigliera delle Ande, tra i due rissosi oceani, resiste un’ultima roccia, il luogo più mitico del globo terrestre, Capo Horn: una roccia nera e puntuta, flagellata dalla pioggia gelata e dai venti.



Paese dell'eterna primavera, sospeso sul filo dell'Equatore, da cui prende il nome, si fa in quattro con i suoi mutevoli paesaggi ed i suoi variegati ecosistemi. Ad oriente, il cuore di tenebra dell'impenetrabile foresta amazzonica, abitata da tribù ferme all'alba dell'umanità. Ad occidente, la costa dalle sterminate spiagge orlate di mangrovie e dalle piantagioni di banane e cacao. Nel centro, la cordigliera andina punteggiata da 38 vulcani, giganti di fuoco che, circondati da colate laviche e nevi perenni. Una catena imponente, modellata da valli ed altipiani abitati dagli indios, che difendono strenuamente la loro cultura ancestrale. Infine, sperdute nell'immensità del Pacifico, a 1.000 km dalla costa, le isole Galápagos, arca di Noè e regno della biodiversità, sono chiamate le Islas Encantadas, dove la natura è l'ultima dea. Mitad del Mundo, latitudine 0°00'00'', proprio di qui passa l'Equatore, alle sue spalle, sorveglia il vulcano Pululahua, ormai quieto da diversi millenni.


Oltre la terraferma a quasi 1000 chilometri dal litorale, isolato nell'oceano Pacifico, c’è l'arcipelago delle Galápagos, uno dei più rari e suggestivi luoghi del pianeta. Un deserto vulcanico, nudo, in cui solitarie e misteriose, le isole (13 principali, 6 piccole e 41 isolotti) ospitano specie animali e vegetali rare, in molti casi uniche al mondo, che si rifugiarono qui sospinte dai venti e dalle correnti marine, riuscendo a sopravvivere in completo isolamento. Paradiso dell'evoluzione e terreno di studio, qui il giovane naturalista inglese Charles Darwin scrisse "L'Origine delle Specie", manifesto delle sue rivoluzionarie teorie evoluzionistiche.